In uno stadio Olimpico deserto a causa della pandemia generata dal COVID-19 è andata in scena la finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus, vinta dagli azzurri per 4-2 dopo i tiri di rigore.
Nel pre-partita, come di consueto, è stato cantato l’inno di Mameli mentre le squadre erano schierate al centro del campo. L’artista incaricato era Sergio Sylvestre, vincitore del programma televisivo “Amici” con una partecipazione a Sanremo alle spalle.
Qualcosa, però, non è andato per il verso giusto. Infatti, al momento del secondo “…le porga la chioma…” il cantante di origini americane ha avuto un attimo di esitazione prima di riprendere regolarmente l’intonazione dell’inno. Immediata si è scatenata la reazione social che ha accusato “Sergione” di aver dimenticato le parole.
E proprio attraverso i social, tramite il suo profilo Instagram, Sylvestre ha spiegato il proprio punto di vista: “Ciao ragazzi, volevo raccontarvi come è andata. Per me è stata un’emozione grandissima cantare l’inno e no, non mi sono dimenticato le parole. Semplicemente ad un certo punto ho alzato lo sguardo e ho visto lo stadio totalmente vuoto. Mi è venuta una forte tristezza e quando sono sul palco per queste cose mi emoziono. Non ho mai provato qualcosa di simile, neppure ad Amici o a Sanremo”.